
19 maggio
Per il secondo anno la Cava dice no ai festeggiamenti di massa ma mantiene la tradizione
L’emergenza Covid-19 non consente di realizzare gli eventi della tradizione e le feste di quartiere, l’associazione culturale “La Cava e i Cavajoli”, incaricata dalla Parrocchia di San Giovenale di realizzare i consueti festeggiamenti di fine maggio e inizio giugno, comunica l’impossibilità, per il secondo anno consecutivo, di effettuare le processioni e i festeggiamenti civili a cui eravamo abuati fino al 2019.
Analogamente allo scorso anno, domenica 30 maggio, alla Chiesa della Madonna della Cava non si terrà nessuna messa e nessuna procezzione, ma la statua della Madonna sarà comunque collocata sul macchinario processionale e alle 18 circa uscirà dal piccolo santuario cavajolo per fermarsi sul sagrato, dove sarà impartita una speciale benedizione al quartiere e alla città.
Si potrà assistere dalle proprie finestre o lungo la via, senza in alcun caso venire meno alle norme per il distanziamento sociale. Proprio per evitare assembramenti in chiesa nella giornata dedicata a Maria, la statua resterà esposta fino alle 20 e il personale dell’associazione vigilerà sul rispetto delle norme sul distanziamento.
I Cavajoli hanno pensato anche ad una piccola sorpresa musicale, che sarà presentata in occasione della bienedizione e anche diffusa online.
Anche nel 2021 niente “Repubblica dei Cavajoli” con animazione, musica, grigliate e frittura: tutto rimandato all’1 e 2 giugno 2022.
L'associazione culturale “La Cava e i Cavajoli” rinnova comunque l’invito ad addobbare finestre, balconi, vicoli e piazzette con i drappi e le bandiere dei colori dei quartieri.